casa1Il Laboratorio di Ricerca "Per una Nuova Casa Italiana" ha il suo centro nell’implementazione dell’edilizia sociale italiana secondo strategie Alta performance/Basso costo.

Una ricerca che coinvolge molte delle diverse culture scientifiche rappresentate nelle nostre Scuole: l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria civile (soprattutto nel suo filone strutturale), l’ingegneria energetica e che lega l’operato dei loro docenti, ricercatori, assegnisti di ricerca, dottorandi, borsisti, laureandi. 

Alla luce del tempo che abbiamo forzatamente trascorso nelle nostre “case italiane”, ci sembra interessante condividere le considerazioni che abbiamo avuto modo di svolgere come progettisti e studiosi di architettura nell’ultimo difficile anno all’interno della nostra comunità scientifica attraverso un convegno.

Scopo di questo convegno è fare il punto, anche in base al quantum leap cui si accennava in precedenza fatto durante la pandemia, sulle innovazioni possibili per il grande patrimonio residenziale pubblico italiano e fornire allo stesso tempo una bozza di programma per la “la Nuova Casa Italiana”.

La casa sociale, la “casa per tutti”, è un punto nodale per l’esperienza architettonica italiana, un tema dove in alcuni anni (dagli anni ’30, fino a tutti gli anni ’70) si sono accumulate tutta una serie di riflessioni che hanno costituito uno degli specifici poetici e tecnici della nostra architettura. Una trasmissione democratica e progressista del benessere, della tecnica e della bellezza.

Tanto che ancora oggi tutti ricordiamo come dei grandi momenti di definizione della nostra identità civile nazionale il QT8 di Bottoni, la Martella di Ludovico Quaroni, il Tuscolano di Adalberto Libera. Come la grande, titanica esperienza dell’ INA-CASA, ha avuto un ruolo guida nella ricostruzione del Paese e nella risoluzione di un drammatico problema abitativo e che ancora oggi rappresenta un grande catalogo di sperimentazione tipologica, tecnologica e linguistica. 

Oggi non solo quel patrimonio è a rischio, ma la casa – a iniziare dalla sua adeguatezza alla vita contemporanea in termini costruttivi, distributivi e di senso generale – è tornata ad essere un problema per milioni di italiani.

Riteniamo d’altra parte che tutti i momenti di rifondazione del nostro Paese abbiano avuto come centro il tema della casa. Proprio perché la casa registra le innovazioni tecniche e le differenti ideologie dell’abitare, determina l’identità di una comunità: identità come tradizione, ma anche e soprattutto come speranza nel futuro. La sfida che ci troviamo ad affrontare come architetti ed ingegneri è titanica. Ma è in fondo sempre la stessa per ogni generazioni. Anche se per pochi anni, anche se con una stabilità concettuale temporanea: costruire la Casa Italiana del nostro tempo.

Il convegno in oggetto intende compiere una serie di riflessioni su questi temi, con una serie di interventi così suddivisi: la mattina gli interventi dei docenti/architetti invitati; il pomeriggio gli interventi di dieci giovani studiosi e ricercatori selezionati dal comitato scientifico grazie ad una call aperta.

Esso si articolerà in due sezioni: 

  • 1. Interventi sul Patrimonio, 
  • 2. Nuovi modelli/Nuove Tipologie. 

Il convegno sarà aperto a tutti gli studenti Unipi, su piattaforma Microsoft Teams o similare dedicata, e rispetterà le linee guida d’Ateneo per la parità di genere. Gli interventi selezionati saranno poi raccolti in una pubblicazione a cura della Pisa University Press.


 COMITATO

Direzione scientifica:

  • Camillo Botticini
  • Alfonso Femia
  • Cherubino Gambardella 
  • Luca Lanini
  • Luca Molinari
  • Luca Reale
  • Imma Forino
  • Maria Argenti
  • Sara Marini
  • Lina Malfona

Comitato Editoriale:

  • Enrico Bascherini
  • Andrea Crudeli

Organizzazione

  • Silvia Maria Antoni
  • Elisa Barsanti
  • Irene Guadagni
  • Gaja Guadagni

CALL FOR PAPERS

Si richiede di inviare il proprio abstract tramite google form, con massimo di 2000 caratteri, inclusa bibliografia, e un’immagine. Qualora l’abstract venga accettato, si richiederà un paper di massimo 18000 caratteri, con massimo 4 immagini.


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