Obiettivi formativi: Il Corso intende mettere in evidenza che in architettura ogni invenzione formale esige il recupero dell’ambiente nel quale si interviene. Non solo quando questo è pittoresco, tipologicamente consolidato oppure degradato, ma in ogni caso. Un progetto non nasce infatti mai nel vuoto, ma sempre come eversione del sistema storicizzato di aspettative esistenziali che assicurano a un luogo la sua identità e la sua riconoscibilità. E’ la qualità e il grado di questa eversione che gli conferisce il suo significato. Quell’identità e il progetto non possono allora che convivere e svilupparsi insieme in un rapporto che è dialettico, perché l’una è la condizione e al tempo stesso la conseguenza dell’altro. E’ da quella dialettica che nasce la regola figurativa che crea lo spazio. Al di fuori di quella dialettica non esiste l’architettura ma solo l’arbitrio, sia che l’intervento consista nella progettazione di un semplice edificio oppure nella ristrutturazione di un’intera città.

Modalità di verifica finale: Prova orale e prova pratica

Semestre: Annuale

Docente di riferimento: Prof. Arch Antonello Boschi

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